Questo ho fatto per maggiore sicurezza; e ben che si venissi a perdere, V. S. non ci sarà ni visto ni nominato: il che però non credo, andando con le lettere di S. A. S. e con ogni sicurezza; ma l'ò fatto per ogni cautela.
Il corriere al suo ritorno di Roma li verrà a baciare le mane, e per il porto resta satisfatto: e fu suo errore haverlo messo nel piegho di Roma.
Il S.r Carcavi(774) è fuora della città, e deve ritornare hoggi o domani; e li darò la lettera scrittoli, in propria mano. Quella del S.r Diodati l'ò letta attentivamente, e ancora fattone estarre copia, quale voglio mandare al S.r de Peresce con quella che S. S.a li scrive, che seguirà, a Dio piacendo, domani; et esso buon Signore la riverisce e honora cordialmente. L'Emint. Sig.r nostro Cardinale Archiviscovo(775), nel suo passare, loggiò in casa questo Signore: così a Bugiansì in una sua villa v'è stato 5 o 6 giorni, fino a tanto le galere fussino pronte. Tengho per sicuro che lui li haverà trattato e pregatelo che a Roma vadia procurando la sua liberatione(776), e sono sicuro che non lascerà alcuno mezzo quando conoscerà di poterla servire, sapendo quello mi ha detto a me di S. S.a e della stima che fa della sua persona.
V. S. non si deve mettere in alcuno pensiero del'ordini che hanno dato che le sua opere non si stanpino, ni vecchie ni nuove, per Italia. Qua, a mio giuditio, mi pare che le stampe sieno alquanto migliore, così a Parigi e altrove; sì che a tutti noi ci dà il quore di farne stampare tanta quantità che ne vadia fino nelli antipodi: et saranno sempre le attestatione che occorrano; e se li sua nemici non hanno altra inventione che questa, potranno andare crepando di rabbia ogni volta che li piacerà; che tutti di qua saremo prontissimi a servirlo, e M.r de Peresce harà poco più di potere che li sua nemici in questo e altro.
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