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      Naz. Fir. Mss. Gal., P. V, T. VI, car. 81r. - Copia di mano di VINCENZIO VIVIANI, che premette queste parole: "In una lettera de' 10 Ap.le 1635 dice al G. il D.". Di mano dello stesso VIVIANI questo capitolo è copiato anche a car. 79r. del medesimo codice.
     
      Questo medesimo P. Mersennio ha tradotto d'Italiano in Francese un trattato delle Meccaniche(799), che fu portato qua d'Italia, scritto a mano, 16 o 18 anni fa come opera di V. S., e fattolo stampare con delle illustrazioni fatteci sopra, il quale mando a V. S. etc.
     
     
     
      3111*.
     
      FULGENZIO MICANZIO a [GALILEO in Firenze].
      Venezia, 14 aprile 1635.
     
      Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXX, n.° 119. - Autografa.
     
      Molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.r, Sig.r Col.mo
     
      Non ho ancora ricapitata la lettera al S.r Cav.r Villes(800), per essere fuori.
      Si trattarà certo qualche cosa della licenza che si prende l'Inquisitore sopra le stampe, in opere che hanno tanto che fare colla religione come io nel dominio del Perù: ma siamo lunghi. Quanto a V. S. Ecc.ma, si assicuri pure che la vogliono muta, senza difesa; ma si hi tacuerint, lapides clamabunt.
      Il Sig. Celesti(801), che è degl'affetionatissimi di V. S., mi dice havere un grosso volumazo del Scheiner Giesuita contro V. S.; ma che si rissolve in due capi: in ingiurie, et in dire che le cose sue siano inventioni d'altri. Oh questo mi può comandare! devono essere le sue prove simili all'inventione aristotelica del canochiale nel pozzo(802).
      Quel mio amico di Arsenale(803), c'ha fatta la sfera Copernicana, che adora V. S., mi disse hieri, havere in testa di aggiongervi che col moto della terra 30 volte, che è l'annuo, Saturno si movarà una: e sì come nella fabricata rapresenta tutte le cose esplicate da V. S. del Copernico, per le relationi tra il sole, terra e luna solamente, ma isquisitamente, con quelli accidenti che ella tratta delle machie, così crede potere esprimere il resto de' moti degl'altri globi; ma per non far la machina troppo grande, vuole prendere li soli estremi, Saturno e Venere, e farli fare li moti precisamente come V. S. insegna: e fra l'altre cose, dice che farà vedere li fenomeni de' pianeti, retrogradationi etc.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





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