Prego il Signore che li dia sanità e longa vita, et a me occasione di servirla in qualche cosa di suo gusto. Alla quale per fine bacciando le mani, mi ricordo devotissimo servitore.
Di Bologna, alli 19 Giugno 1635.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOb.mo Ser.re
F. Bon.ra Cav.ri
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.moIl Sig.r Gal.eo Gal.ei
Firenze.
3143*.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 23 giugno 1635.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 121. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.re e P.rone Col.mo
Ho riceuta la lettera di V. S. molto Ill.re, e mi contento che si dolga di me nelle mie lettere, confidandomi che non si possa dolere delle mie operazioni, sincerissime e ardentissime nel suo servizio. Nella passata mia(881) però gli ho scritto qualche cosa di quello che si pensa di fare dal Sig.r Ambasciatore di Francia, il quale ci sta benissimo disposto e li bacia le mani caramente.
Non ho hauto lettere dal P. Francesco buono(882), ma mi è stata cara l'approvazione che V. S. mi scrive che è stata fatta da cotesti Signori(883); e sappia pure che qua tutti sono dello stesso parere, e però credo che la cosa sarà grata. Ne ho dato parte al Sig.r Principe Prefetto(884), che ha gradita assai la mia fatica. Mecenate(885) la loda, e mi scrive che sta facendo i conti col meno di niente, come fo ancor io e V. S. e come hanno fatto tutti i galanthuomini. E con questo li fo humile riverenza.
Di Roma, il 23 di Giugno 1635.
Di V. S. molto Ill.reS.r Gal.o
Devotiss.o e Oblig.mo Ser.re e Dis.lo
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Bologna Giugno Bon Cav Gal Gal Firenze Ambasciatore Francia Francesco Principe Prefetto Roma Giugno Gal Oblig Dis
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