Questo è quanto per hora mi occorre scrivere a V. S., avisandola havergli mandato uno mio parere sopra alcuna cosa d'i sui Dialoghi(905). Non so si lei havrà ricevuta quella lettera: la pregho darmene nova, e siempre favorirmi della sua amicitia. Assicurandola del reverente mio affetto, baciole le mani.
Di Tolosa, li 6 di Luglio 1635.
Di V. S.a molto Ill.eDevotiss.o et Obligatiss.o Ser.re
P. De Carcavy.
Fuori: Al molto Ill.e Sig.r mio Pad.n mio Osservandiss.oIl Sig.r Galileo Galilei, in
Fiorenza.
3153*.
UGO GROZIO a GIOVANNI GHERARDO VOSSIO in Amsterdam.
Parigi, 6 luglio 1635.
Dalla pag. 159 dell'opera citata nella informazione premessa al n.° 2977
.... De Galilaeo hoc addam, pro certo eum affirmare repertum sibi id quod in Hollandia tamdiu quaeritur, signa certa inveniendae longitudinis sive positus loci cuiusque ad partes aequatoris. Eius inventi, si res sic se habet, publicari gloriam velim patriae meae deberi....
3154.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 7 luglio 1635.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 156-157. - Autografe le lin. 58-70 [Edizione Nazionale].
Molto Ill.re Sig.r P.ron Col.mo
Mi dispiace sin all'anima che V. S. molto Ill.re non possa applicar il pensiero a questa mia fatica(906), per poterne havere il suo purgatissimo giuditio. Il nostro Padre Francesco buono(907) mi scrive una breve letterina, scusandosi di non potere scrivere il senso di cotesti Signori miei padroni(908); mi dà però speranza di farlo per il primo ordinario; solo mi muove una difficultà principale, la quale è che cotesti Signori non vorebbero che io mandassi fuori questa sola cosella, ma che io aggrandischi l'opera di altre simili questioni.
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