Desidero che sia con sua buona salute, e gli la prego dal Signor Dio: e le bacio le mani.
Ven.a, 22 Luglio 1635.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Galileo.
Dev.mo Ser.reF. F.
3161**.
ROBERTO GALILEI a GALILEO [in Arcetri].
Lione, 23 luglio 1635.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 158. - Autografa.
Molto Ill.e mio Sig.r e P.ne Col.mo
V. S. sempre di più in più mi va obligando con li continui favori. Ho ricevuto il pieghetto mandatomi con la gratissima sua de' 2 stante per il S. Diodati, quale mandai subito a suo destinato viaggio, doppo haverne fatto lettura con mio gusto singulare; e sono per esso restato gravido di quella invensione di trovare le longitudine in ogni luogo, come se si andasse facendo ogni notte eclipse lunare. Bene di questo altre volte mi fu insegniata una certa invensione, di una bussola messa sopra un piedistallo in perpendiculare, divisa in 300: ci era certa invensione di trovare le longitudine, con certe operasione di triancoli sferichi, il che di bene non mi ricordo; ma per la discrisione della sua stimo molto più facile, e ne sono innamorato. Però la suplico in qualità di suo servitore che ne sia partecipe.
La ringratio del libro mandatomi delle macchie solari, quale è un grandissimo pezzo che io havevo desiderato. Mio fratello(918) l'à messo in una balla, e doverà capitare presto, come a suo tempo ne darò conto a S. S.aCon altre mia l'ò pregata di volerci favorire, cioè il S.r de Perese, il S.r Diodati et io, del suo ritratto; e mio fratello ha la cura di trovare il pittore e satisfare ad ogni spesa(919).
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Signor Dio Luglio Arcetri S. Diodati Perese Diodati
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