[vedi figura 3170.gif] In questa settimana ho, non dirò letto, ma trascorso voracissimamente tutto quello che mi ha mandato, con tanto suprabondante gusto che la millesima parte non ne saprei esplicare. La materia è tanto bella quanto nuovissima, e tanto mirabile quanto certissima; e perchè fa veder vero il creduto falso et e contra, sarà abbracciata e stimata da i sinceri e veri intelligenti, e supererà in breve tempo l'invidia di i lividi e malevoli ignoranti. Per la gran contrarietà e persecutione che V. S. patisce, li pongo solo in consideratione se il ritenere li medesimi nomi degl'interlocutori che nell'altro Dialogo, possa causar nuova persecutione e motivo di dannazione di questo ancora, se bene contiene ogn'altra cosa che dannabile. Le digressioni della prima giornata rapiscono gl'animi, e 'l mio indicibilmente. A quella ultima della ragione e dimostratione dell'armonia manca la figura, la quale mi pare deva esser così(940):
La prego ad avvisarmene, e sapere che io non ho provato maggior gusto in quante armonie ho mai sentito, di quanto ho ricevuto in intender questa, anzi non vi conosco proportione da paragonar tali gusti. E questo mi fa tuttavia più desiderare che il libro fusse ancora latino, perchè così per i più sarà una gioia ascosa; ma potrà venir fatto forse con il tempo. Intanto io resto desideroso di ogni suo bene e felicità, e con ogni affetto la reverisco e gli bacio le mani.
Di Vienna, li 18 di Agosto 1635.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDevotiss.o et Oblig.mo Ser.re
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Dialogo Vienna Agosto Oblig
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