Il mio dissegno anco fu di riffare e compire la cosa, ma che non dovesse essere se non posthuma. Vi è mentione di V. S., ma non colla pienezza che ho in dissegno. Dio voglia che non mi sia stata fatta la burla.
Si deve stampare qui un Discorso, nel quale si dice che un Claudio Moncones da Lione ha trovata l'inventione di far montar l'acqua più alto della sua origine. Un Francese qui m'offerisse di mostrarmi un suo instromento, col quale getta l'acqua alto e lontano vinti passi in quantità grossissima, per gl'incendii. Gl'ingegni s'assotigliano.
Dio conservi V. S. molto Ill.re et Ecc.ma, e le bacio le mani.
Ven.a, 23 Agosto 1635.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Gal.
Dev.mo Ser.rF. F.
3172**.
ASCANIO PICCOLOMINI a [GALILEO in Arcetri].
Siena, 25 agosto 1635.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 135. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re S.r mio Oss.mo
Il favore delle zatte, semiane e cocomeri, fattomi da V. S., m'è gionto in tempo che maggiormente accresce le mie obligationi, servendo con questi frutti il S.r Marchese Raggi, che è qui da me di ritorno da' Bagni di San Casciano. Il tutto è riuscito a perfettione; ma non sarà a perfettione il rendimento di gratie ch'io gliene faccio se non di volontà, non potendo servirla con qualche starnotto come vorrei, mediante i caldi che non lassano trovarli. Riserbo a farlo a suo tempo, mentre per hora, con nuovo rendimento di gratie delle sue partialissime demostrationi, le bacio affettuosamente le mani; soggiongendole che stasera anderà a Murlo la lettera pel Vannuccini(943), che hora è pievano di quel luogo: però in quello gl'occorra di queste bande, aspetto i suoi comandi a dirittura a me, che come suo partiale servitore non cedo a nissuno nella volontà dell'esequirli.
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