Et qui li faccio profonda riverenza.
Di Napoli, il dì 9 8bre 1635.
Di V. S. molt'Ill.reSer.ce Obligatis.ma
Artimitia Gentileschi.
Se V. S. si compiacerà rispondermi, resterà servita scrivermi sotto la cuperta del S.r Francesco Maria Maringhi.
3190**.
GIO. GIACOMO BOUCHARD a GALILEO in Firenze.
Roma, 10 ottobre 1635.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 145. - Autografa.
Molt'Ill.re Sig.re P.rone mio Oss.mo
Il desiderio grande ch'io tengo di conservare la servitù già presa con V. S. non patisce che lasci passare alcuna occasione ch'io mi habbia di rinnovarla, e massimente questa del S.r Birè(978), il quale, essendo gentilhuomo molto curioso et intelligente delle scientie mathematiche, nel venire costì non ha voluto mancare di riverirla e pratticare qualche poco di conoscenza con essa lei; del che io da me stesso mi sono proferto ad essere il mezzano, essendo sicuro che V. S. non potrà fare di manco di aggradirlo. Potrà ella con questo Signore conferire a la libera, e per mezo di lui farci qua consapevoli dell'esser suo, intorno al quale si parla molto diversamente: alcuni però mi hanno detto per cosa certa che le sue cose vanno meglio assai, e ch'ella sia in procinto di fare stampare le sue bellissime compositioni intorno al moto; che s'ella si compiace di darcene qualche poco di ragguaglio, nel ritorno che in breve detto S.r Birè è per fare in questa città, sia sicura ch'io l'havrò a singolar favore. In tanto le bascio affettuosamente le mani, in augurandole tutto quello che alle sue eminenti. virtù viene dovuto.
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