Le mando la demostratione(994) mandatami dal Sig.r Argoli contra il Copernico, che V. S. vederà di sua propria mano. Ho però memoria che V. S. l'ha tocca nel suo libro e rissoluta, ma non la posso vedere, perchè la bestialità della prohibitione ce li fa rubar di mano agl'amici. Nel Discorso del S.r Argoli, per il moto della terra non vi è cosa alcuna immaginabile non tocca da V. S., eccetto questo, che nelle montagne e nelle minere de' sassi et altre si vede una dirrettione di tutte, quasi che siano incrostationi l'una sopra l'altra, rivolte tutte da ponente in levante; e l'afferma specialmente essere costì nelle Alpi. Se così fosse, sarebbe cosa molto notabile. Ho memoria che il Cabeo De magnete(995) disse una simil cosa, ma che la dirrettione era da austro in settentrione. V. S. me ne dirà qualche cosa: consulendus semper Magister. E pregandola a riamarmi, le baccio con ogni affetto le mani.
Ven.a, 20 Ottobre 1635.
Di V. S. molto Ill.tre et Eccell.maS.r Galileo.
Dev.mo Ser.eF. Fulgentio.
3198*.
PIETRO GASSENDI a NICCOLÒ FABRI DI PEIRESC in Aix.
Digne, 20 ottobre 1635.
Bibl. Nazionale in Parigi. Fonds français, n.° 9536, car. 239. - Autografa.
.... Je n'ay point manqué de cercher la lettre de M.r Galilei, touchant l'invention du Père Linus(996); mais asseurement elle n'est point demeurée icy, et je la vous ay sans doute renvoyée avec un grand fagot d'autres. Je seroy bien regretteux qu'elle fust perdue, parce que je n'ay point aussi retenu de memoire de l'invention du mesme Galilei, approchante, à mon advis, de celle de l'autre.
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