Firenze.
3202*.
ROBERTO GALILEI a GALILEO in Arcetri.
Lione, 29 ottobre 1635.
Bibl. Naz. Fir. Appendice ai Mss. Gal., Filza Favaro A, car. 98. - Autografa.
Molto Ill.e mio Sig.r e P.ne Col.mo
Veramente, a non mentire, io resto con qualque mortificasione in vedere che S. S.a sempre continua meco un truppa di conpimenti, che procedano del'eccessa sua gentilezza. A me, suo obligato, non convengano, che reputerò sempre a favore il servirli con il propio sangue.
Ho bene caro l'havessi ricevuto tutti li libri e scritture mandateli, massime quelli dua libri mandati per via di Marsilia, che ne stavo in qualque pensiero a causa del'armata navale(1006). La mandatomi ho inviata al S.r Diodati, et spero avanti la partenza di questo riceverne delle sua.
Il ritratto di S. S.a e quel libro del Saggiatore non era ancora partito di Firenze; ma mi veniva accennato che dovessi seguire poco doppo in una cassa drappi, che adesso doverà essere a camino.
Ho havuto gusto che lei havessi conferito con Ill.mo S.r Luigi Hesselin(1007) e con il S.r Dottore Maucort; e il primo è persona di qualità, e sono sicuro che in ogni occasione lo servirà di quore e con affetto. E mi ha scritto havere havuto particolare gusto della sua conversatione, e presto spera di rivederlo nella prossima state; e lo troverà persona conpita.
Avanti che mandare la lettera del S.r Diodati, li detti una lettura: e la ringratio di tutto quore della participasione che la mi vole fare delle longitudine, quale mi saranno di grandissima consolatione; e doverà dare il modo della fabrica di quelli horologi, quando li manderà altrove.
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