Però la prego a non turbarsi per tanta lunghezza, perchè io non ho saputo trovar verso megliore, e cercherò di compensarla con la prestezza poi. Intanto fo fare l'intaglio delle figure, quale ancora s'è ritardato per l'assenza dell'amico mio che lo fa, che è stato trattenuto quasi per forza in Moravia: hora che è qui, io lo sollecito, e spero che presto V. S. ne vedrà la mostra.
Farò dunque che la forma del libro sia in 4.o, della grandezza del Dialogo, essendo convenientissima la ragione di V. S.; e così facilmente avverrà che siano ancora ristampate le due opere in Francia, come mi avvisa. Che il Dialogo sia stato ristampato, et anco fatto latino, era cosa quasi da aspettarsela, per le rare curiosità che contiene; et essendo anche in lingua intelligibile a tutti, havrà gran spaccio e nome. Se si fusse possuto levarne qualche cosa a gusto de' superiori, e lasciar il resto che si ristampasse libero a tutti, sarebbe veramente stato grato a molti: altrimenti sarà necessitato qualche ingegno a cavarne quelle belle cose che vi sono, e sotto altra forma palesarle al mondo, o, per meglio dire, a i lettori cattolici.
Quanto alla dedicazione, io riverisco et amo sommamente questa M.tà Patrone(1135), e però amerei ancora che ricevesse gusto di quella; ma a me pare di veder che quello non sarà se non alla misura di quanto il libro gli verrà approvato e lodato o pur confutato dalle persone che gli sono appresso, fra le quali in primo luogo sono di quelli che alcuni ne sono contrarii a V. S.: però mi pare il negotio dubbioso.
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