Molti l'hanno veduta: io non ne so formar giudicio.
Ho voluto vedere la Rosa Orsina(1153). Il primo libro è la testa dell'anguilla, che vorrebbe esser troncata per non stomacare. Il secondo non mi spiace, se non in tante minucie non necessarie, che confondono. Non sono più inanti. Prego a V. S. molto Ill.re felice l'anno novo e bacio le mani.
Ven.a, 22 Decembre 1635.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Galileo.
Dev.mo Ser.eF. F.
3229.
BONAVENTURA CAVALIERI a GALILEO in Firenze.
Bologna, 24 dicembre 1635.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 191. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
Non si maravigli V. S. Ecc.ma se facio così longhe pause nello scrivere, poichè in questo verno sono stato travagliatissimo dalla podagra, e ridotto a segno tale che la flussione è quasi fatta continua ne' piedi, cosa che, oltre il travaglio che m'apporta, mi distoglie anco dalla frequenza dello Studio e dal potere visitar gli amici e patroni con lettere, e lei in particolare che registro nel primo luogo, con quella frequenza che il debito mio richiederebbe. Son risoluto a questa primavera fare una buona purga et un paro di cauterii, per vedere se posso far mutare strada alla natura, quale vedo che è inviata a rendermi del tutto immobile.
Il R.mo Padre Lutio fu poi fatto nostro Generale, come havrà forsi di già inteso. Se li viene l'occasione, la prego d'una raccommandationcella, se bene stimo che esso molto mi ami e desideri farmi piacere.
Intesi della molta sodisfattione che ricevè dal Sig.r Giovanni de Beugrand, e tanto è successo al P. D. Benedetto, com'havrà forsi da lui inteso.
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