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      Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.re P.rone Col.mo
     
      Mentre che, in conformità di quanto ho scritto ultimamente a V. S. Ecc.ma(1161), io vo disponendo e sollecitando di servirla, come presto le avviserò, nascendomi pensiero di poter ricevere l'adempimento d'un mio desiderio per mezo suo, piglio confidenza di supplicarla, come fo con questa, che per quanto ella possa (con suo comodo però) si compiaccia di favorirmi del suo aiuto, o consiglio almeno, per un negotio di che gli parlerà il Sig.r Giovanni del Ricco(1162), mio carissimo et antico amico vero; che assicuro V. S. che non potrà farmi favore più grato nè di cosa da me più desiderata, e perciò mi obligherà sopra ogni termine. E per hora resto facendoli reverenza con ogni affetto, e augurandoli felicissimo il nuovo anno con molti seguenti et ogni felicità.
     
      Di Vienna, li 29 Xbre 1635.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
     
      Devotiss.o et Oblig.mo Ser.reGiovanni Pieroni.
     
     
     
      3232*.
     
      BONAVENTURA CAVALIERI a GIANNANTONIO ROCCA [in Reggio].
      Bologna, 30 dicembre 1635.
     
      Dalla pag. 54 dell'opera citata nell'informazione premessa al n.° 3053.
     
      .... Quanto a quel Franzese(1163), io non ho inteso altro, se non che lasciò al Sig. Galileo questa proposizione: che i gravi dell'istessa gravità in specie, essendo eguali e disugualmente distanti dal centro della terra, hanno le loro gravità assolute nella proporzione delle distanze; ma la dimostrazione non l'ho vista. V. S, potrà lavorarci intorno; ch'essendo vera, facilmente la troverà....
     
     
     
      3233*.
     
      RAFFAELLO MAGIOTTI a GALILEO in Firenze.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





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