Pisa, 7 gennaio 1636.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 165. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Oss.mo
Io non risposi alla lettera di V. S. ricevuta in Siena, perchè eramo(1166) di partenza per Firenze, dove essendo dimorati un solo mezzo giorno, non hebbi tempo a pagar questo debito. Ora che siamo a Pisa, rendo a V. S. infinite grazie della cortesissima sua lettera e dell'agurio che per essa mi fa del buon principio d'anno, quale desidero ancora a lei, insieme col restante, colmo di quelli prosperi avvenimenti che ella stessa sa desiderare.
Il Ser.mo Sig.r Principe mio Signore gradì assaissimo l'offizio che in suo nome passai con l'A. S., e fece inviare al S.r Raffaello Alamanni in Firenze alcuni fiaschi di vino di Montepulciano e alcuni caci di Creta(1167) perchè gli mandassi a V. S., sì come credo che sarà seguito.
Mi dispiace sentir l'incommodo della solitudine che le apporta l'esilio. Mess. Marco Lamberti, che veddi nel nostro transito di S. Casciano, e che una sera ci trattenne con le sue poesie, mi disse che la voleva venire presto a visitare. Io reverisco V. S. con tutto l'animo, e le prego il complimento di tutti i suoi desiderii.
Di Pisa, li 7 di Genn.o 1636.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
S.r Galileo Galilei.
Devotiss.o S.reIacopo Soldani.
3237.
RAFFAELLO ALAMANNI a GALILEO in Arcetri.
Firenze, 8 gennaio 1636.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 167. - Autografi l'indirizzo interno e la sottoscrizione. Sul di fuori, accanto all'indirizzo, si legge, di mano di GALILEO: S. Giovanm.a Leoni, Maestro di Casa del Pr. Leopoldo.
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