Molto Ill.re Sig.r mio Oss.
     
      Dal Maestro di Casa del Ser.mo Sig. Principe Leopoldo(1168) mi fu inviato ieri di Siena con l'annessa lettera(1169) 10 fiaschi di vino di Montepulciano e 6 forme cacio di Creta(1170); e perchè so che l'intenzione di S. A. era per regalare V. S. principalmente piucchè me, come vedrà che son dirette, gliene mando la maggior parte, sendomi solo salvato due forme per assaggio et un paro di fiaschi di vino, che due altri gli ha voluti sentire il Ser.mo Sig.r Principe Gio. Carlo mio Signore, con animo di restituirgli di altro vino, come farà alla manimessa di certe botti che ancora non sono in perfezione. V. S. accetti e gradisca l'onore di S. A., e la mia volontà di servirla sempre in ogni occasione che mi si rappresenterà. Di tutto ho dato parte al Sig. Niccolò Panciatichi, come quello che me ne dette qualche cenno più giorni sono; al quale ho reso grazie a suo nome, e significatogli che ella riconosce in gran parte tanto onore dall'intercession sua.
      Mi incresce che i tempi siano così cattivi e contrari, che non mi permette di poter soddisfare al debito e desiderio di goderla e servirla personalmente, come vorrei; onde con la presente me gli ricordo servitore, e le bacio di quore le mani.
     
      Fir.e, 8 Genn.o 1636.
      Di V. S. molto Ill.reSig.r Galileo Galilei. Villa.
      Aff.mo Ser.re di coreRaff.o Alamanni.
     
      Fuori: Al molto Ill.re Sig. mio Oss.
      Il Sig. Galileo Galilei.
      In villa.
     
     
     
      3238*.
     
      UGO GROZIO a GIO. GHERARDO VOSSIO [in Amsterdam].
      [Parigi], 10 gennaio 1636.
     
      Dalla pag. 209 dell'opera citata nell'informazione premessa al n.° 2947.