Stimo nondimeno bene arrivare sin costì quanto più presto potrò, per vedere se si può stringer il negozio a qualche principio, perchè la prescia che m'impongono le sue lettere mi fa dubitare di qualcosa. Non posso per lettere troppo allungarmi: basta che intanto sabato ricordai il negozio di V. S. Ecc.ma(1212), ed ora per via di Milano l'ho caldamente raccomandato, e lo farò in ogni lettera, non perchè io creda che ne abbia di bisogno, ma per sollecitarlo al possibile, e che si sbracci in servire a V. S. Ecc.ma Alla quale bacio affettuosamente le mani.
Di Firenze, 29 di Gennaio 1635(1213).
3256*.
GIOVANNI DEL RICCO ad ANDREA CIOLI in Firenze.
[Firenze, febbraio 1636].
Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 4397 (non cartolata). - Copia di mano sincrona.
Il Sig. Dottor Galileo Galilei hebbe occasione di trattare col Ser.mo Patrone(1214) alle settimane passate di alcuni suoi interessi maneggiati in Vienna dal S.r Cap. Gio. Pieroni, Ingegnere Militare di S. M.tà Cesarea; per il che detto S.r Galilei entrò in ragionamento con S. A. del medesimo S.r Pieroni, il quale, sì come partì di qua con buona grazia della Ser.ma Arcid.a(1215) di gloriosa memoria, con intenzione di praticarsi e rendersi più atto al servizio del suo Ser.mo Principe naturale, come per lo spazio di 15 anni haveva fatto con sua reputazione e utile, così adesso desiderava di rimpatriarsi, servendo S. A. S.: et il S.r Galilei ritrasse da Sua Altezza una ottima inclinazione e desiderio di giovare al S.r Pieroni, la quale ordinò allo stesso S.r Galilei che avvisasse a Gio.
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