Tardi rimetto la lettera di Monsig. di Guevara all'Ill.mo Sig. Balì Cioli, perchè non mi fu resa se non iersera a notte, per mancamento non so di chi; però mi farà grazia di scusarmi. A Monsig. non posso risponder per ora, perchè mi bisogna con attenzione vedere alcune speculazioni sottili che S. Sig. Ill.ma mi manda(1218), e sopra di esse scrivere il mio parere; talchè mi bisogna scorrere a quest'altro ordinario. In tanto, ricordandomi alle SS.rie loro Ill.me devotissimo obbligatissimo servitore, con riverente affetto le bacio le mani.
D'Arcetri, 2 Febb.o 1635(1219).
Di V. S.Ill.maDev.mo ed Obblig.mo Serv.re
Galileo Galilei.
3259.
GALILEO a [FULGENZIO MICANZIO in Venezia].
Arcetri, 9 febbraio 1636.
Bibl. Marciana in Venezia. Cod. XLVII della Cl. X It., n.° 4. - Autografa.
Rev.mo P.re e mio Sig.r Col.mo
Il Ser.mo mio Signore, nel ragionar seco, mi mosse curiosità d'intender qualche cosa circa la materia della quale nell'ultima sua V. P. R.ma mi accenna alla larga tanto, che, se bene è poco, pur mi basta, e ne le rendo grazie.
Dispiacemi del vetro pericolato(1220): pure il male è leggiero, e costì ne troverà di tutta perfezzione, e da i pezzi del rotto se ne troveranno de i simili; anzi ella ne potrà provar diversi, più o men concavi, et elegger quello che più gli parrà che risponda alla sua vista.
Io ammiro la sua flemma nel legger la Rosa(1221), dove sono tante e tanto solenni BAMBOCCERIE. Ma ella mi dirà, che pure l'esser queste in tanto eccessivo grado arreca diletto non piccolo. E chi non trasecolerà nel considerar l'arguzia dell'impresa delle 3 orse nelle 3 caverne, l'una delle quali col telescopio riceve le macchie del sole, l'altra lambe i suoi orsacchini, e la 3a si succia le mani? con li 2 motti, tanto significanti e con sì bell'arguzia contraposti:Rosa Ursina,/ Ursa Rosina.
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