Ma a che metter mano a registrar le fantoccerie di questo animalaccio, se elle sono senza numero? Il porco e maligno asinone fa un catalogo delle mie ignoranze, che vengono in conseguenza di una sola, ignorata egualmente sul principio da lui e da me, che fu la piccolissima inclinazione dell'asse della conversione del corpo solare sopra 'l piano dell'eclittica: io la scopersi, tengo per fermo, avanti di lui, ma non hebbi occasione di parlarne se non nel Dialogo(1222): ma vegga poi il poveraccio la sua mala fortuna, mentre egli da tale osservazione non ritrasse nulla di maraviglia, et io per essa scopersi il massimo segreto che sia in natura; e questo, scoperto da me, e dopo il mio avviso penetrata da lui la estrema maraviglia, è quello che l'ha mortalissimamente trafitto, e concitatogli la rabbia canina verso di me: poi che a me solo è toccato in sorte di osservar tante e sì gran novità nel cielo, e da esse dedurne tante e sì stupende conseguenze in natura, delle quali questa è, si può dir, la massima; e l'infelice, che ha hauto per tanto tempo in mano gioia sì preziosa, non l'ha saputa conoscere. Ho detto assai; con reverente affetto gli bacio le mani.
Dalla mia carcere d'Arcetri, li 9 di Feb.o 1636.
Della P. V. R.maDev.mo et Obb.mo Ser.re
G. G.
3260.
FULGENZIO MICANZIO a [GALILEO in Firenze].
Venezia, 9 febbraio 1636.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 211. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
Molto Ill.re et Eccell.mo Sig.r, Sig.r Col.mo
Il Sig.r Emanuel Shorer è un giovaneto thedesco, figliuolo di un mio amico molto honorato di Augusta, il quale di presente è molto indisposto et infermo, credo più per malinconia per le rovine della sua città che per altro.
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Dialogo Arcetri Feb Obb Firenze Eccell Emanuel Shorer Augusta
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