Non ho potuto vederlo, perchè sta fuori di Fontico(1223), e sono andato e non l'ho trovato: lo trovarò, e farò quanto V. S. molto Ill.re et Eccell.ma mi commette.
Il S.r Apruino è qui in Venetia, et è dietro alla Rosa Orsina colle male parole. L'ho pregato a veder particolarmente quelle tante figure, ove il Giesuita vuole decchiarar la natura del canocchiale col confronto dell'occhio, perchè, a dirla, in una cosa ove havevo gran curiosità d'intendere le demostrationi, o che io non ne sono stato capace, come credo, o li detti del Scheiner sono pure affermationi senza prove. Forsi che il S.r Apruino, come consumatissimo, intenderà le demostrationi, e poi me ne farà parte. Ha questo Signore bellissime speculationi nove: basti dire che si professa et è scolaro del Sig.r Galileo.
Non ho ancora fabricato il canone per la prova della lente mandatami da V. S., colla quale riceverò o il gusto di veder qualche cosa nova, o la patientia che il male sia ne i miei occhi. E con tal fine a V. S. molto Ill.re et Eccell.ma bacio le mani.
Ven.a, 9 Febraro 1636.
Di V. S. molto Ill.tre et Eccell.ma
Ho ritrovato il S.r Emanuel Shorer: è giovineto di 17 anni, spiritoso: è stato 5 anni in Argentina, scolaro del Bernegero. Questo desidera un telescopio. Io m'ho affaticato a persuaderli che basta mandar li vetri colla misura: egli sempre m'ha replicato: Desiderat tale telescopium, idest totum instrumentum illud cum vitris etc.
Dev.mo Ser.
F. F.
3261.
GIOVANNI PIERONI a [GALILEO in Firenze].
Vienna, 9 febbraio 1636.
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