Balì Cioli, come non riuscì al Sig. Priore Vinta, il quale poi per lettere ha negoziato; e finalmente a pena parlato il medesimo S.r Balì Cioli a S. A. S., che dette ordine di scrivere al Segretario della Imbasciata in Vienna(1257), che supplicasse S. M.tà Cesarea di dar licenza al S.r Capitano Gio. Pieroni; e di costì (sic) S. S. scrisse(1258) con lettera delli 11 di questo, soggiugnendo che S. A. gli commette che supplichi di più S. M.tà, che comandi che assolutamente se ne torni. Questo avviso l'ho avuto appunto questo giorno, e non ho prima avvisato di nulla V. S. Ecc.ma, perchè ancor io di giorno in giorno aspettavo risoluzione di questo fatto; aggiunto, che sono stato non troppo bene, massime nel principio di quaresima.
Questa mattina ho poi avuto lettere de' 23 del passato del medesimo S.r Pieroni, in risposta del negoziato(1259) di V. S. Ecc.ma con S. Altezza: che ne ha sentito tanto contento che confessa indicibile obligazione, e che non s'è punto ingannato della gran confidenza che ha avuto in lei. Mi dice che cerca con ogni industria e sollecitudine possibile di cominciar la stampa del suo libro, conforme che ultimamente gli ho avvisato, e che presto glie ne scriverà qualcosa più avanti, e che per ora con affetto le bacia le mani. Egli è stato da 25 giorni in Ungheria.
Alle settimane passate inviai al medesimo S.r Pieroni una di V. S. Ecc.ma, che mi favorì di mandare; e se mi comanderà intanto qualcosa, mi sarà favore singolarissimo, facendole devotissima riverenza: e come io mi senta da poter arrivar sin costì da lei, non mancherò di venire a riverirla.
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