Il non soler io ricever lettere per la posta di Firenze fa che non ci faccio cercare, e così là se ne dormono i messi; e per ciò spero che il mio fallo troverà appresso la clemenza di V. S. molto Ill.re perdono. Scrissi per il Sig.r Chiaravilla a V. S. molto Ill.re(1266) in seguito di una lettera che dovea scriverle il P. Rev.mo Castelli, acciò gliela presentasse, e mandai la lettera ad esso P. Rev.mo, così avendo promesso al Sig.r Chiaravilla, che me n'avea richiesto: seguì poi che egli non partì di Roma, et il P. Rev.mo non mancò di mandar a V. S. molto Ill.re la mia lettera, che le ha data occasione di onorarmi di così compita e benigna risposta. Questo Sig.r Chiaravilla è un soldato franzese, intelligente delle lingue latina e greca, il quale, arrivato in Roma assai male in arnese, cominciò in Sapienza ad ascoltar le lezzioni del P. Rev.mo, da cui essendo conosciuto lo ingegno perspicace di costui, non solo le insegnava in Sapienza ed in casa, ma lo sovveniva anche nel mantenerlo, non sapendo egli per altro dove dar della testa. Le lesse in poco tempo i sei primi di Euclide, lo introdusse da' Padroni, e da essi le fece far un donativo di 15 o 16 scudi; ed alla fine, rivestitolo, lo mandava alla guerra in Lombardia, presentandolo al Duca di Parma, e per viaggio voleva che riverisse V. S. molto Ill.re Occorse in questo mentre che l'Ambasciator(1267) del Cristianissimo ebbe per bene di trattenerlo, a' prieghi del P. Rev.mo, per insegnar a' paggi di fortificazione; e così questo impedì il di lui viaggio, e sin ora lo si trattiene, se ben credo che in breve vorrà eseguir il suo proponimento; e così verrà a riverir V. S. molto Ill.re, ed io con quella commodità non mancherò di farle similmente riverenza.
| |
Firenze Chiaravilla Rev Castelli Rev Chiaravilla Roma Rev Chiaravilla Roma Sapienza Rev Sapienza Euclide Padroni Lombardia Duca Parma Occorse Ambasciator Cristianissimo Rev
|