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      Vederà nell'Athos(1269) ch'io non ho fatto più quel solecismo di castro in luogo di dovere latinamente dir vervex, come altre volte(1270) mi avisò; et nelle Trasformationi(1271) riceverà in grado il picciolo segno della mia grande osservanza con cui la riverisco nel Lupo cerviero(1272).
      Nel resto intendo che 'l C.o di nuovo stampi la seconda parte delle sue Questioni, molto più vituperosa della prima, havendole da questa il P. Inquisitore e 'l suo Vicario, per quanto mi viene scritto, cancellate molte cose laide et enormi. Io veramente non mi meraviglio di lui, sapendo che dalla sua nascita, educatione et religione non può venir cosa buona; ma resto stupido, et meco insieme ogn'huomo di senso, che li siano permesse di stampare cose tanto infami, et massime contro 'l S.or Guastavini(1273) et me, che siamo pure servidori di coteste Altezze Ser.me, alle quali già io dedicai il mio volume De vita(1274) et prestai nella mia gioventù nove anni di servitù nello Studio di Pisa. Ma mi do a credere che S. A. S. non sia informata di questi particolari, et che egli altra copia dia a rivedere alli superiori et altra a stampare al Sermartelli. Comunque si sia, non se gli mancherà di dovuta risposta toties quoties, sendo lui stato il primo provocatore e non dovendosi negar difesa al provocato, poi che la difesa è de iure naturae. Sed de his hactenus.
      Ho sentito con mio sommo contento dal S.or Ronconi(1275) che V. S. godi perfetta sanità, et prego N. S. Iddio gliela conceda ad multos annos. Con qual fine la saluto di tutto cuore.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





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