Fiorenza.
3295*.
GHERARDO SARACINI a [GALILEO in Arcetri].
Pisa, 3 maggio 1636.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVIII, n.° 171. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo S.r P.ron Oss.mo
Il S.r Dino Peri è stimato da me singolarmente per l'eccesso del suo ingegno e della virtù sua. Per questo capo havrò per fortuna il poterlo servire. Non so già come io potrò adempire l'obligo che m'impone l'umanissima lettera di V. S. Ecc.ma, la quale è di merito incomparabile et ha assoluto imperio sopra la mia volontà. Non posso dirli altro, se non che lo servirò con tutto il cuore, e che mi dispiace di non haver forze e talenti eguali al debito et al desiderio ardentissimo che ho di esseguire i comandamenti di V. S., che mi raccomanda così degno soggetto. Ma ella, che è di somma benignità, so che s'appagherà dell'animo mio. Le mando aggiunto il mandato(1331), e la riverisco affettuosamente.
Pisa, 3 Maggio 1636.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.e Obl.mo
Gherardo Saracini.
Non ho sottoscritto il mandato, perchè in caso che andasse in sinistro non ci sia fatta la burla.
3296*.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 6 maggio 1636.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 202. - Autografa.
Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.mo
Con l'occasione del gentilhuomo Francese latore della presente, vengo a far riverenza a V. S. molto Ill.re ed Ecc.ma, e dargli nova del mio ben essere di sanità; e spero in Dio il simile sia di V. S.
Il nostro Ecc.mo Sig.re Ambasciatore di Francia li vive svisceratissimo, e sta sempre fisso in volerla servire(1332), ma aspetta congiontura buona per non guastare; e mi creda, per sua consolazione e per la verità, che qua con questo Signore e con altri si parla di V. S. con ogni maggiore honore, ed io non haverò mai bene sin tanto che non la veda sollevata affatto da quella poca di afflizione che resta.
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