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      Bologna, 6 maggio 1636.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 200. - Autografa.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
     
      Io ho scritto già un'altra mia in risposta a quella di V. S. Ecc.ma, nella quale mi accennava di quelle mortadelle che desiderava; ma perchè non ho visto sua risposta, ho dubitato non sia andata a male, massime che non l'inviai al convento nostro, come soglio. Di nuovo li dico che son pronto a servirla quando mi commanderà. Li dicevo anco ciò che mi era sovvenuto circa la forma de' duoi specchi, che mi accenna. Ella già sentì il mio pensiero: havrei caro mi dicesse se stima riuscibile l'effetto con uno specchio solo, conforme che io li scrissi(1336). Non ho per anco potuto metter le mani in pasta per vederne qualche prova anco in picolo, sì perchè non si può haver costrutto d'operarii che voglino havervi pazienza, essendo tuttavia questi di poca prattica, sì anco per esser io impedito de' piedi, che non posso uscir per anco a piedi, e poi per essere disturbato per disgusti; poichè in somma non posso ottenere da quel Padre Teatino, benchè me li sia humiliato con scriverli e chiederliene gratia, che voglia farmi levar quel frate che li scrissi(1337). Vi s'è aggiunta nuova causa: che esso frate fu preso che ragionava con una sua parochiana su la porta; fu preso, dico, da' birri, e mi dano la colpa che l'habbi fatto pigliar io, che ne sono innocentissimo, nè havrei fatto tal cosa, non mi tornando conto l'aquistar tal nome. Ma perchè il bargello, per iscusarsi, disse che era ordine del suo superiore del frate, cioè di me, hanno sentito questo con molto gusto, benchè conoschino esser ciò molto improbabile, li suoi partigiani, per servirsene contro di me appresso il P. Teatino, perchè mi conciti maggiormente contro l'Em.mo Aldobrandini nostro protettore, e perchè io non habbi questo gusto che sia levato di qua, havendomi apunto scritto esso Padre Teatino che il Sig.r Cardinale non lo vol levare, e massime dice perchè ciò sarebbe un dar tara al frate che fosse colpevole, mentre egli si è giustificato et ha mostrato in quel fatto la sua innocenza: la qual ragione è ben buona per esso frate, ma ad ogni modo mi dovria almeno dare speranza di farlo con un poco di tempo, il che non sento che me lo prometta.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





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