Di Roma, li 6 di Maggio 1636.
Di V. S. molto Ill.reS.r Galileo.
Affett.to Servitore
Noailles.
3299*.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Arcetri.
Roma, 10 maggio 1636.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 204. - Autografa.
Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.mo
Il nostro Sig.r Ambasciatore di Francia è andato alla S.a Casa, e sarà in breve di ritorno. Il giorno che partì di Roma scrissi a V. S. molto Ill.re con l'occasione di un gentilhuomo Francese che partiva per cotesta volta(1340), e scrissi la lettera in camera di S. Ecc.za e di ordine suo: però aspettarò la grazia che dimando, con fare copiare il libro dell'uso del compasso, perchè se bene, a dire il vero fra noi, il Sig.r Ambasciatore, per i grandi negozii che ha per le mani, non può attendere nè intendere molte cose, in ogni modo desidera tanto ardentemente questa scrittura, che è necessario fargliela havere; però mi perdoni se sono importuno.
Quanto alla mercanzia delli libri Delle macchie solari(1341), i libri ci sono, ma senza le figure delle macchie e senza le lettere di Apelle, e molti sono difettosi, che ci mancano altri fogli, e di più quei Rev.di Padri, che li hanno nelle mani, si sono alzati del prezzo; la qual cosa però non mi darebbe molto fastidio, ma dicono che è necessario fare liberare prima un sequestro di alcuni pretensori. Io ci starò sopra e vedrò concludere, e glie ne darò parte.
Mi favorisca di fare sapere al nostro Padre Francesco buono(1342), che non rispondo altro alla sua lettera per hora, ma che se concluderò la sodetta mercatanzia, glie ne farò parte.
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