Già che tanto V. S. molto Ill.re et Ecc.ma vuole, goderò i frutti delle sue glorie, ammirerò il sommo della sua virtù, et conserverò perpetua la memoria di questa che stimo singolarissima gratia, fin tanto che col mezzo d'alcun commando, che pregiatissima gratia sarà sempre da me stimata, come con ogni più caldo affetto ne la supplico, io possa mostrar in fatti a V. S. molt'Ill.re et Ecc.ma di tenermele perpetuamente donato. M'inchino riverente; et rinovando infinite le gratie, la prego a non lassiar in perdita occasione con cui io la possa servire, come sommamente desidero.
Di Bressia, li 11 di Giugno 1636.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDivotiss.o et Oblig.mo Ser.re
Lodovico Baitelli.
3308*.
FULGENZIO MICANZIO a [GALILEO in Firenze].
Venezia, 13 giugno 1636.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Antografi, B.a LXXX, n.° 128. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re et Eccell.mo Sig.r, Sig.r Col.mo
Il latore della presente è un Olandese(1369), persona di ottimi costumi, che ha veduto del mondo assae, che basta per farlo haver in stima da V. S. molto Ill.re et Eccell.ma Vi si aggionge che nella conversatione con lui havuta io ho preso gran piacere, e l'amo cordialmente. Viene costà per certi suoi negotii, ne i quali potrebbe havere bisogno di qualche favore in Corte. Lo raccomando a V. S. con tutto l'affetto.
Ho veduta la sfera Copernicana: è la medesima con quella dell'Alberghete(1370), eccetto che questo non ha espresso se non il sole nel centro et li moti della terra annuo e diurno con quello della luna intorno ad essa, et in questa sono anco li pianeti inferiori e superiori.
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