Se passa per Germania, egli portarà tutto seco, anco li vetri per il Sig.r Bernegero, se V. S. li mandarà. Caso che non vi andasse, vedrò io farli capitare, o col mezo del Residente veneto in Zurich(1398), o per quello del Sig.r Beniamin(1399).
Trattarò col sudetto S.r Elzivir quanto V. S. mi ordina, e conchiuderò il negotio. Se V. S. ha qualche altra cosa sopra quello che essa non vuol parlare, la communichi, e lasci far a me.
Le rimesse di danaro da Fiorenza a qui, V. S. le può fare in quella valuta che a lei piace, che torna all'istesso; ma il far rimetter danaro per via di cambio in Germania, adesso è con eccessiva perdita sino di 8 e 9 per 100, in riguardo delle gran rimesse che si fanno. Ho trattato con mercanti miei amici per trovar modo di servirla senza o con poco discapito: ma hora non si può, perchè mandar il contante è con troppo pericolo. La scarsezza che si trova in Germania di denaro, fa le rimesse tanto dispendiose. Credo che potrebbe V. S. scrivere al suo nipote, che venga in Italia a vederla; con quell'occasione di indrizzar la lettera, io farò officio col S.r Giacomo Poro, maestro di capella dell'Altezza di Baviera, che le faccia havere la licenza; così cesserebbe ogni difficoltà. Dio la conservi, e le bacio le mani.
Ven.a, 5 Luglio 1636.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Galileo.
Dev.mo Ser.
F. F.
3320.
GALILEO a [FULGENZIO MICANZIO in Venezia].
Arcetri, 12 luglio 1636.
Bibl. Marciana in Venezia. Cod. XLVII della Cl. X It., n.° 8. - Autografa.
Rev.mo P.re e mio Sig.r Col.mo
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