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      Quanto al Padre Matematico di Bologna(1451), egli è veramente un ingegno mirabile; e credo che darà segno alla P. V. R.ma della stima ch'egli è per fare della sua grazia, mentre egli senta d'esser da lei tenuto in considerazione.
      Ho ricevuto una lettera da Monaco da Alberto Cesare mio nipote(1452), la quale mi ha fatto lagrimare nel leggere il caso miserabile successogli nel sacco di quella città, mentre, oltre al perder madre con tre sorelle fanciulle e un fratello, il poco che havevano andò tutto a fiamma e fuoco, onde egli con un suo minor fratello restorno ignudi, et hora poveramente vivono con quella provisione che il Ser. Elettore(1453) gli assegnò dopo la morte di suo padre e mio fratello. Mi scrive il desiderio che ha di venirmi a trovare; dove si vede ch'egli non haveva ancora ricevuta la lettera che mandai alla P. V. R.ma, nella quale l'esortavo a venire: però gli replico l'istesso con la qui annessa, la quale per più sicuro ricapito potrà inviare al Maestro di cappella(1454), se ben gliene invio anco un'altra di qua nel plico di quelle del G. D. So che il figliuolo è di costumi ottimi, d'ingegno non dozzinale: era, quando fu qua 8 anni sono, mirabile nel suono del liuto. Venendo, lo tratterrò il più che potrò appresso di me, sperando che deva essermi di sollevamento alla malinconia che da alcuni giorni in qua più del solito mi aggrava in questa mia solitudine, dove le sole lettere della P. V. R.ma mi sono di notabil refrigerio, come anco altre che da remote regioni mi pervengono in testimonio della mia, in quelle bande, conosciuta innocenza e del manifesto torto che mi vien fatto.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





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