Di Roma, li 6 di Settembre 1636.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Aff.mo et Obblig.mo
Franc.o Stelluti.
3350**.
ALESSANDRO MARSILI a [GALILEO in Arcetri].
Siena, 10 settembre 1636.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 231. - Autografa.
Molto Ill.re ed Eccl.mo Sig. et P.ron Oss.mo
Quel'honore che hanno ricevuto le mie debolezze dalla sua lingua appresso il Ser.mo Padrone, mentre spero che mi habbino a giovare nella pretensione mia della vacata cattedra nello Studio di Pisa, mi è parso dover venire con questa a darli parte di quanto mi occorre intorno a ciò, e pregarla del suo favore a dove potrà giovarmi. Sappia adonque, come ll Sig.r Fantone(1467), Auditore di quello Studio, scrivendo al Sig.r suocero(1468) se ci fosse stato alcuno per poter darli la cattedra vacata per la partenza del Sig.r Chiaramonti, io, quantunque conoscendo le mie poche forze non mi volesse cimentare per tal carica, sono stato consegliato da amici a volerla tentare, come ho fatto con scriverne al medesimo Sig.r Fantoni et ad altri padroni miei in Firenze. Ma sperando che il di lei favore non habbia ad essere inferiore ad alcun altro per tal affare, vengo a pregarla che voglia con la sua cortesia, a dove conosce campo, favorirmi; e sperando da un Signore sì mio amorevole ogni gratia, non sarò più longo, et me li ricorderò servitore affetionatissimo.
Di Siena, il 10 Settembre 1636.
Di V. S. molto Ill.re ed Eccl.maAff.mo Ser.re
Alesandro Marsili.
3351.
GALILEO a [FULGENZIO MICANZIO in Venezia].
Arcetri, 12 settembre 1636.
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