D'Arcetri, li 12 di 7mbre 1636.
      Della P. V. R.maDev.mo et Obblig.mo Ser.re
      G. G.
     
     
     
      3352**.
     
      ASCANIO PICCOLOMINI a GALILEO [in Arcetri].
      Murlo, 13 settembre 1636.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 233. - Autografa la sottoscrizione.
     
      Molto Ill.re Sig.r mio Oss.mo
     
      In questo punto arriva qui a Murlo, dove io mi ritrovo in villa, il mandato di V. S. con le zatte, con le simiane e con le persiche, che in questa continuatione della state non può essere regalo più desiderato. Nell'interrogare che ho fatto il suo huomo della salute di V. S., gl'ho anco domandato della riuscita del vino dell'anno passato, e con mio grandissimo disgusto ho sentito che subito si gli rinforzò. Mi lamento di lei, che habbia hauta così poca confidenza meco, che non me l'habbia avvisato, poichè appunto quel vino di quella sorte che gli mandai il primo anno è durato fin adesso molto isquisito, e non si gli mandò perchè qua l'havevano giudicato quasi un po' debile, dove che poi è riuscito troppo gagliardo. All'emenda quest'anno; e però veda se fosse a proposito il preparar due caratelletti, che a questo modo la si metterebbe più al sicuro, ed io glie ne mandarei di due sorte, l'una da bevere nel principio dell'inverno, e l'altra un po' più tardi. In tanto la mi vogli bene al solito, che qua non può havere il maggior servitore di me; e bene spesso col Ser.mo Sig.re Principe(1471) e col Sig.r Soldani(1472) si fa commemoratione della sua persona, la quale Iddio guardi con ogni prosperità e contento.
     
      Di Murlo, li 13 Settembre 1636.