Molto Ill. S.r mio Oss.mo
Non essendo presente il S.r Marchese Niccolini(1475) all'arrivo della sua lettera, il Ser.o S.r Principe Padrone(1476) aprendola à sentito il suo desiderio, et à comandato a me che li risponda, dicendole che per domani V. S. si potrà godere con gl'amici che aspetta, e lunedi manderà il cavallo, acciò, potendo, possa trasferirsi quassù, havendo l'A. Ser.ma da per sè ancora pensato che domani haveva la festa(1477), et haverebbe facilmente fattoli sapere che non si movesse. S. A. li manda dua prese di pietra belzuar, acciò la dispensi al Sig.r Nerli; e piaccia al Signore che li faccia quel frutto che si desidera. Et a V. S. faccio humilissima reverenza.
Di Mezzo Monte(1478), li 20 7bre 1636.
Di V. S. molto Ill.
Aff.mo Ser.
Fran.co Conti.
Fuori: Al molto Ill. S.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
In sua mano.
3355.(1479)
FULGENZIO MICANZIO a [GALILEO in Firenze].
Venezia, 20 settembre 1636.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 241. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re et Eccell.mo Sig.r, Sig.r Col.mo
Ricevo le gratissime lettere di V. S. molto Ill.re et Eccell.ma d'i 12(1480), e spero che ella haverà parimente ricevute le mie di hoggi otto. Io non son amalato, ma neanco sano, per un catarro noiosissimo che, fra gl'altri mali, mi rende sordo e ballordo.
Scrivo hoggi a Brescia, e spero che V. S. restarà compitamente servita.
Quanto al Sig.r Elzevir, partì da Venetia il principio di questa settimana, e fa la strada di Germania. Capitarà a Basilea, di donde le sarà facile e sicuro transmetter li vetri che li ho consegnati per il Sig.r Bernegero.
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