Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDevotiss.mo e Oblig.mo Se.re
Alessandro Ninci.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio P.ron Col.moIl Sig.r Galileo Galilei.
In villa.
3366*.
ALESSANDRO MARSILI a [GALILEO in Arcetri].
[Siena], 30 settembre 1636.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 239. - Autografa.
Molto Ill.re ed Eccl.mo Sig.r et P.ron mio Oss.mo
L'offiti da V. S. molto Ill.re ed Eccl.ma fatti a mio favore per la cattedra di Pisa, procedendo dal di lei amorevole affetto verso di me, anco son stati caldi ed affettuosi; e venendo da un Signore come lei, il quale per ogni rispetto č somamente stimato da tutti, sono anco di sommo valore ed efficacia. Sento adonque per una del Sig.r Fantoni(1506) al Sig.r Vincenzo Bichi mio suocero, che da lei son stato honorato di pių cortesissime lettere in mio favore non solo al medesimo Sig.r Fantoni ed al Sig.r Proveditore dello Studio(1507), ma anco forse al Ser.mo Granduca; quale, come son certo, mosso dalla stima di lei e dalle sue intercessioni, favorė domandare al Sig.r Fantoni di propio suo moto della persona mia con richiedergliene informatione, dal quale Signore fui per sua gratia favorito oltra il mio merito. Ma sento bene, come scrive il medesimo, che voglino fare una gran potatura allo stipendio di detta cattedra, la quale, se ben conosco superiore a quanto posso meritare, non di meno č molto inferiore a quanto spenderei conducendo la fameglia mia in Pisa, senza quasi punto scemare quella di mio padre in Siena, dovendo stare con quello splendore di accompagnamento di servitų e carrozza che richiede il luogo, il servire i Padroni, e la persona di mia moglie per il parentado che tiene.
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