E perchè mi bisogna seguitare il viaggio per Francia, nè posso trasferirmi a Firenze, desiderarei che V. S. arrivasse a Poggi Bonzi, ov'io penso di essere alli 16 del presente. Per essere così presta la mia partita, io in quel tempo supplicai S. S.tà per la licenza per V. S. da trasferirsi sino a detto luogo. S. S.tà rimise il memoriale alla Congregatione del S.to Officio, alla quale ho lasciato persona a posta che solleciti detta licenza(1516), e venendo, come spero, la portarò meco; e però non tralasci di venire, che mi sarà di gran contentezza. Con che fine le bacio le mani.
     
      Di Bassano, li 9 di 8bre 1636.
      Di V. S. molto Ill.re
     
     
      [vedi figura 3372.gif]
     
      Fuori: Al molto Ill.re Sig.reIl S.r Galileo Galilei.
     
      Raccom.ta subito per il ricapitoal Padre Fra Bonaventura Lapi.
     
      Arcetri.
     
     
     
      3373*.
     
      ALESSANDRO MARSILI a [GALILEO in Arcetri].
      Siena, 11 ottobre 1636.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 251. - Autografa.
     
      Molto Ill.re ed Eccl.mo Sig.r mio et P.ron Oss.mo
     
      La copia de' ricevuti favori da V. S. molto Ill.re ed Eccl.ma, con la sicurezza che mi dà la cortesissima sua di doverne anco ricever de' nuovi nel venire il Ser.mo Padron alla villa di Poggio Imperiale, facendomi certo quanto la sua gentilezza goda di vedere ben incaminato un suo devoto servitore, mi fa ardito ad inviarli l'incluse due lettere copiate(1517), dalle quali potrà vedere come havrei facilmente incaminamento, quando v'applicasse, per una cattedra in Padova. Ma sì come io non havrei più di mio gusto che impiegare le mie debolezze in servire i Padroni, così non posso lassarmi inclinare ad altro impiego che dentro il felicissimo stato di essi.