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      Io la farei maravigliare, e insieme ridere, se io gli facessi un registro di 60, o più, sinistri incontri avvenutimi fuori di tutti i corsi humani e consueti. Ma non voglio che perdiamo tempo in queste vanità.
      Sento gran consolazione della sodisfazione ch'ella mostra della contratta corrispondenza d'affetto col Padre Matematico di Bologna(1525): e perchè il Sig. Dino Peri, nobile di questa città, Matematico dello Studio di Pisa, d'ingegno mirabile, di costumi angelici, da me stimatissimo e amatissimo, estremamente desidera esso ancora di dedicarsegli servitore, io, animosamente intraprendendo questa onorata impresa, gli offero la sua servitù; la quale quando intenda non essergli discara, l'harò per una delle più grate nuove che io gli possa dare, nè mancherà di ratificargliela.
      Ne i 5 mesi che stetti in Siena in casa Mons. Arcivescovo di quella città, hebbi cotidiana conversazione col S. Alessandro Marsili, lettor di filosofia in quello Studio. Havemmo tempo di discorrer insieme molte centinaia di hore: lo trovai nella scolastica dottrina non inferiore a qualsiasi de i più celebri dell'età nostra, ma ben superiore a molti nella trattabilità, et inferiore a tutti nella petulanza e ostinazione. So che da i soprintendenti dello Studio di Padova vien domandata da Siena minuta informazione di questo suggetto, e che è stata resa buona(1526). Io, come suo amico et ad esso e allo Studio di Padova affezionato, ho volsuto di proprio moto darne questo motto alla P. V. R.ma per servirsene, caso che gli venisse in taglio oportuno di servirsi di questa mia casuale relazione.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





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