Rendo non dimeno gratie a V. S. Eccl.ma, la quale anco, come mi accenna nella cortesissima sua(1538), in detta occasione ha voluto esercitare la sua cortesia con aitarmi con le sue autorevoli informationi. Piaccia a Iddio conservarmi un tanto padrone, e darmi campo di poterli demostrare come tenga scolpiti l'infiniti obligi che le professo: e le fo humilissima reverenza.
Siena, il 27 Ottobre 1636.
Di V. S. molto Ill.re ed Eccl.maObbl.mo ed Aff.mo Se.re
Alesandro Marsili.
3385.
ASCANIO PICCOLOMINI a GALILEO [in Arcetri].
Siena, 29 ottobre 1636.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 259. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re S.r mio Oss.mo
Questo Ser.mo Principe(1539) m'ha accennate le buone speranze dal S.r Conte di Novaglies arrecate del ripatriamento di V. S.; e come che il complimento che ella ha fatto a Poggibonsi a S. Ecc.za(1540) non può che haverle accresciuto il stimolo di favorirla, mi par mill'anni di sentire che 'l Sig.r Card.le Antonio(1541) habbia effettuato quello che è per seguire con applauso di tutti i galanthuomini.
Santi mi diede conto d'haver imbottato il vino in una botte nuova, e questa mia gente ha dubbio che sia per dargli o colore od odore cattivo. Però V. S. avverta e me ne dia avviso, perchè qua sono non so che altre some di riservo, che non credo che riusciranno cattive. E supplicandola ad essercitare il vivo desiderio che ho di servirla, l'auguro ogni felicità e content[ez]za.
Di Siena, li 29 Ottobre 1636.
Di V. S. molto Ill.reS.r Galileo.
Devot.o Ser.
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