A. Ar.o di Siena.
     
     
     
      3386.
     
      FULGENZIO MICANZIO a [GALILEO in Firenze].
      Venezia, 1° novembre 1636.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mis. Gal., P. VI, T. XII, car. 245. - Autografa.
     
      Molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.r, Sig.r Col.moConsignai lo spazzo passato la scatola delle azze(1542) all'Ill.mo Sig.r Gio. Francesco Labia, che la pose in una cassa di cere che manda a Firenze: spero V. S. Ecc.ma l'haverà sicura.
      Ho mandata a Monaco la lettera al suo nepote(1543): prendo molta maraviglia che V. S. non riceva risposta; et pure il Sig.r Giacomo Testoni(1544), Maestro di capella, mi promise non solo mandare le risposte, ma procurarli licenza per Italia. Mi passa per mente se fossero insospetiti, come facilmente quella natione fa, che non si lasciasse ritornare.
      Ho scorso il Specchio Ustorio del S.r Matematico di Bologna(1545), il quale è un degno scolaro di V. S. Hoggi lo mando al Sig.r Comissario Antonini(1546) a Brescia, che ne riceverà gusto singolare.
      La fama del S.r Alessandro Marsili non può essere che scarsa, perchè l'attestatione delle sue qualità di V. S.(1547) vale più che quanto ne possa dire chi che sia. Io di già le sono sopramodo devoto et affettionato, et opportunamente ne darò li contrasegni. Qui sempre le ressolutioni vanno lente per la maniera del governo. Prego a V. S. ogni felicità e bacio le mani.
     
      Ven.a, p.o Novembre 1636.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Galileo.
      Dev.mo Ser.
      F. F.
     
     
     
      3387*.
     
      PIETRO DE CARCAVY a GALILEO in Firenze.
      Parigi, 6 novembre 1636.
     
      L'autografo della presente, che fece parte del fondo menzionato nell'informazione premessa al n.° 37 (cfr. pag.