427 del Catalogo di manoscritti ecc. citato al n.° 1023), corse le sorti medesime delle lettere che pubblicammo sotto i nn.i 1023, 2140, 2755. Prima però che avvenisse la dispersione della Biblioteca BONCOMPAGNI (nella quale portava la segnatura Busta 611, n.° 20), noi avevamo potuto collazionare anche questo documento.
Molto Ill.e Sig.r mio, Pad.n mio Colend.o
Ho scritto tre lettere a V. S., delle quali non ho havuto mai nova alquna, nè so se saranno andate a sinistro, overo se lei, straordinariamente occupata, si sarà sdegnata del mio scrivere; e questa è la cagione del mio silentio, che fin qui ho continuato non senza dolor d'animo incredibile, non potendo non solamente servirla, ma convenendomi anco darli inditio d'animo poco grato e poco civile. Mi perdoni Su. Sig.a questa troppo stretta prudenza e mi dia licenza di sal[. .]arla, acciochè, conoscendomi suo servitore, sappia che può sempre commandarmi.
Non sono molti giorni ch'è passato in questa città un libraro di Leyden, cugino de gli Elzeviri, famosi stampatori di quella università, el quale m'ha assicurato che tra poco tempo vedremo stampato el suo trattato de motu, el quale li diede mentre trattenevasi in Fiorenza: di che resto consolatissimo, tanto per la satisfattione che ne resterà a lei, quanto per il desiderio di veder opera di tanto valore; e benchè tutte le sue sian esquisitissime, si crede che questa avanzarà le altre. Mi rincresce assai che V. S. non habbia voluto impiegarmi in questo negotio(1548), e restava sodisfatto di quel che lei mi scrisse in Tolosa, ch'un grande haveva pigliato questa carica, persuadendomi nondimeno che la sua prudenza elegga e deliberi sempre il meglio.
| |
Catalogo Biblioteca BONCOMPAGNI Busta Colend Leyden Elzeviri Fiorenza Tolosa
|