Sig. Grozio ebbi una lettera del Sig. Martino Ortensio degli 24 del passato, della quale averà qui allegata la copia(1579), e da essa conoscerà la buona ed onorata introduzione che se gli è data, e come per maggiore onorevolezza l'Illustriss. Sig. Realio è stato da quegli Illustriss. SS. fatto capo dell'esamine che dovrà esser fatta della sua proposta, il che servirà di nuovo appoggio per farla riuscire al termine d'ogni perfetta soddisfazione.
Vedrà anco come in breve esso Sig. Realio doveva mandarle la risposta degli Illustriss. SS. Stati, la quale maggiormente l'accerterà d'ogni cosa, e singolarmente dello schietto e sincero proceder loro; dal che non se ne può augurare se non ogni bene. Però me ne rallegro seco tanto più, che sono stato autore di dedicar loro questa sua nobilissima invenzione, degnamente da loro pregiata, e reputata, questa elezione loro fatta da lei, a grande onore. Il discorso che si è compiaciuta spiegarne alla distesa per questa ultima sua, più che non aveva fatto avanti, spero verrà molto a proposito per la replica che avrò da fare alle prossime lettere del Sig. Realio e del Sig. Ortensio, il quale, come V. S. vedrà, mostra di volere indicare alcune difficoltà da lui osservate. Con ciò bacio umilmente le mani a V. S., augurandole per sempre felicità e particolarmente in queste prossime Santissime Feste di Natale e nell'anno vicino futuro.
3402*.
UGO GROZIO a MARTINO ORTENSIO [in Amsterdam].
Parigi, 12 dicembre 1636.
Dalla pag. 287 dell'opera citata nell'informazione premessa al n.° 2977.
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