Da S.ta Maria a Campoli, 17 Xbre 1636.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDevotiss.mo e Oblig.mo Se.re
      Alessandro Ninci.
     
     
     
      3404*.
     
      ALESSANDRO MARSILI a [GALILEO in Arcetri].
      Siena, 20 dicembre 1636.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 267. - Autografa.
     
      Molto Ill.re ed Eccl.mo Sig.re mio et P.ron Oss.mo
     
      Se bene resta otiosa la mia devota servitù verso V. S. Eccl.ma per la privatione che ho de' suoi a me gratissimi comandamenti, non voglio però che in tutto resti privata de' suoi dovuti offici la veneratione che porto al'infinito suo merito; e per ciò vengo con questa ad annunciarli colme d'ogni sua maggior felicità le future Feste del Santissimo Natale ed a pregarli felicissimo con molti più il futuro Capo d'anno, supplicando l'Altissimo che come l'ha fatto di qualità sì singulari alli altri huomini superiore, così piaccia al medesimo concederli longezza di vita più d'ogni altra maggiore. Ma, Sig.re Galileo mio Signore singularissimo, non creda che non voglia fare seco qualche guadagno; onde la prego a participarmi alcuna delle sue speculationi(1580), delle quali mentre speravo, col trasferirmi in Firenze, godere da più vicino alcun giorno, vedendo che la tardanza della venuta del'Em.mo Sig. cognato(1581) va in longo, ardisco per l'impatienza della longezza domandarli con questa; poichè qua, nelle occasioni che mi si porgono, non provo poter far meglio e cosa di mio più gusto, che comunicare con l'altri alcuna di quelle cose che potè la mia debolezza già apprendere dalla sua cortesissima conversatione e profonda dottrina.