(1537) delle affari - [CORREZIONE]
      (1538) nella cortesima sua - [CORREZIONE]
      (1539) LEOPOLDO DE' MEDICI.
      (1540) Cfr. n.° 3372.
      (1541) ANTONIO BARBERINI.
      (1542) Cfr. n.° 3382.
      (1543) Cfr. n.° 3378.
      (1544) Cfr. n.° 3311.
      (1545) Cfr. n.° 1970.
      (1546) ALFONSO ANTONINI.
      (1547) Cfr. n.° 3378.
      (1548) Cfr. n.° 3286.
      (1549) GIULIO NINCI: cfr. n.° 3357.
      (1550) Cfr. n.° 3381.
      (1551) Cfr. n.° 3246.
      (1552) BENEDETTO CASTELLI.
      (1553) NICCOLÒ FABRI DI PEIRESC.
      (1554) CLAUDIO MELLAN.
      (1555) Cfr. nn.i 3374, 3382.
      (1556) l'averi compiaciuto - [CORREZIONE]
      (1557) Cfr. n.° 3391.
      (1558) GIO. GIACOMO PORRO.
      (1559) Cfr. n.° 3386.
      (1560) IPPOLITO FRANCINI.
      (1561) LORENZO REAEL.
      (1562) GUGLIELMO BLAEU.
      (1563) IACOPO GOOL.
      (1564) ISACCO BEECKMAN.
      (1565) FAMIANO MICHELINI.
      (1566) GIO. FRANCESCO LABIA.
      (1567) DINO PERI.
      (1568) FRANCESCO VAN WEERT.
      (1569) BONAVENTURA CAVALIERI.
      (1570) ALFONSO ANTONINI.
      (1571) Alla lettera di ELIA DIODATI, a cui qui GALILEO si riferisce, e che non è pervenuta fino a noi, è relativo il seguente appunto, di mano di VINCENZIO VIVIANI, che si legge nei Mss. Galileiani, P. V, T. VI, car. 79t.: "E. D. Nella lettera senza data, che succede alle 2 de' 22 7bre 1636. Manda come un indice o nota de' trattati del manuscritto delle resistenze e del moto, consegnato dal Galileo all'Elsevirio, che passò di Parigi con esso esemplare etc.". Delle due lettere del 22 settembre, qui accennate dal VIVIANI, forse una sarà quella che, con la data bensì del 23 settembre, è giunta fino a noi, e dalla quale abbiamo che il DIODATI non s'era per anco abboccato con l'ELZEVIER: cfr. n.° 3359.