Pagina (29/584)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Intanto le dirò che con l'occhiale già da V. S. mandato all'Ill.re S.r Gassendo nostro(70) habbiamo veduto il corpo di Saturno d'una figura molto più stranna che non l'haveva anco visto prima con altri occhiali, parendo che la figura sia forata o machiata in duoi luoghi, più tosto che composta di tre globi separati o congionti; ma non si spoglia bene dalli raggi, che caggionano qualche confusione, et molto maggiore quando si mira al corpo di Venere, che non vi si può vedere spogliato delli medesimi raggii et molto maggiori: di maniera che se si potesse ottenere qualche altro occhiale più forte, et più cappace di spogliare o nettare quelli astri de i lor raggii fallaci, lo riputaressimo a somma ventura; ma non vorrei esserle troppo grave per questo. Et havendo inteso da un dottor di Sorbona, che passò qui ultimamente, che per servicio di S. Altezza di Toscana s'era accasato in cotesta Corte un tal Hyppolito Francino, che faceva occhiali più perfetti degli altri, la preggo di volerne dire il suo parere al latore della presente, et dargli qualche buon ricapito di qualche suo amico o parente, che glie ne possa fare impartire uno de i migliori et più forti che si possa; dove io spenderei volontieri il quadruplo del prezzio che vi potesse occorrere, per cavarmene la voglia et vedere quanto vi si può sperare et quanto ha potuto scoprire V. S. molto Ill.re La quale preggo volermi schusare di questa et tante altre importunità, et commandarmi più liberamente che non ha voluto ancora. Et le preggo dal Signore ogni meritata quietudine et contento, con la piena salute et prosperità.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





Gassendo Saturno Venere Sorbona S. Altezza Toscana Corte Hyppolito Francino