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      Senza questa notitia, non haverei mai possuto immaginarmi il modo con che questi sacchi di carboni si fussero impossessati di simil gioia. Non l'affaticai al suo ritorno, perchè molto si trattenne in Siena, e d'Arcetri più volte mi significò esser molt'occupata nel perfetionar l'opera della resistenza dei solidi. Non credo che queste demostrationi sieno arrivate in Francia con l'altre opere, perchè il P. Mersenio de' Minimi(148), che ha veduto il libro de motu con l'altre osservationi, di queste non fa mentione alcuna; e pur è vero ch'egli vuole scompuzzare ogni cosa. Questo frate stampa grandi e molti libracci, cercando con lo sgradire altrui d'acquistarsi reputatione, e forse gli riuscirà appresso della marmaglia. L'opere che mi sono state prestate di suo, la maggior parte sono in franzese; e mi sa male non esserne padrone, che le manderei, acciò ella le vedesse et a suo tempo e luogo l'arrivassi con qualche frustata.
      Ma tornando al proposito mio, dico che V. S. Ecc.ma può ben tenermi in una continua sete dell'opere sue e mortificarmi a suo talento, ch'in tutti i modi son nato per vivergli sempre servitore. Così prego Dio che gli dia maggior commodità e contento.
     
      Roma, il giorno di S. Marco 1637.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Obl.mo
      Raffaello Magiotti.
     
      Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
      Fiorenza.
     
     
     
      3467.
     
      RAFFAELLO MAGIOTTI a FAMIANO MICHELINI in Firenze.
      Roma, 25 aprile 1637.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIV, car. 61-62. - Autografa.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





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