Questa è la circulatione che fa il sangue in noi, osservata alli tempi nostri, e bastante a rivolger tutta la medicina, sì come l'inventione del telescopio ha rivolta tutta l'astronomia, la bossola l'economia, e l'artiglieria tutta l'arte militare.
Queste vene lattee non sono vene mesaraiche, anzi non sono visibili se l'animale fusse estenuato e non pasciuto poco avanti la morte: però nell'huomo si vedono di rado. Argomento certo che l'arterie portino dal centro alla circonferenza, è che per l'arterie si trovano molte valvule, overo animelle, che lasciano bene passare il sangue dal cuore alle membra, ma non rientrare; e per il contrario nelle vene l'animelle lasciano da ogni banda tornare il sangue al core, ma non uscire. Ma de valvulis è fuora un libro(153). L'arterie sono più carnee che le vene, perchè devono rattenere gli spiriti con il sangue, dove le vene non portano se non il sangue; e questa loro carnosità sempre più scema, quanto più si slontana dal cuore, perchè sempre manco spiriti devono rattenere. Nè importa che le vene sieno sì grosse e l'arterie sì sottili, perchè il sangue spiritoso presto passa per loro.
S'io havessi meglio distesa questa nuovità, haverei havuto a caro che l'havessi intesa il Sig.r G. G. S'ella si rincuora di meglio raccontargliene, facc'ella. Vero è ch'io ho havuto grandissimo gusto questo anno in alcune anatomie fatte da un medico tedesco(154), persona di rara et esquisita curiosità in buona filosophia e medicina.
Se mai V. P. mi darà nelle mani, gli farò intendere in questo genere cose di maraviglia, seben più gl'arriverebbono nuove quand'ella fusse molto versata nella dottrina tenuta fino adesso da questi fisici.
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