Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Col.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Fiorenza.
3485**.
PIETRO MAZZEI a GALILEO [in Arcetri].
Firenze, 20 maggio 1637.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXX, n.° 34. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r e P.ne Oss.mo
Con la cortese di V. S. de' 16 stante ho riceuto il mandato de' d. 500 per la sua paga, e volentierissimo l'haverei servita secondo il gusto suo; ma non sendomene stato scritto con questo procaccio dall'Ill.mo S.r Depositario Generale(195) cos'alcuna, non m'è parso poter pigliare l'autorità di trargliene. Potrà V. S. farli ricordare che me ne dia l'ordine, sì come seguì l'altra volta, per non far errore, che di subito farò quanto occorra, conservando in tanto appresso di me il detto mandato.
Con desiderar occasione di poter servir V. S. in altro, senza più le faccio reverenza, augurandoli dal Signore ogni contento.
Da Pitti, li 20 Mag. 1637.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS. D.r Galilei.
Devot.mo Ser.rePietro Mazzei.
3486*.
GHERARDO SARACINI a [GALILEO in Arcetri].
Pisa, 20 maggio 1637.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVIII, n.° 173. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r P.ron mio Oss.mo
La lettera umanissima di V. S. Ecc.ma mi fu resa cinque giorni sono. Mio Sig.re, son pronto a servirla in tutte quelle cose che haveranno sola dependenza dalla mia volontà, non che nel mandarle il mandato del suo semestre, il quale le si deve da me per debito e per necessità che m'impone il carico che sostengo.
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