E perchè quello che appresso voglio soggiungere è il punto principalissimo di tutta questa impresa, non resterò di replicarlo, benchè già ne abbia scritto con grande esagerazione.
Comporti dunque V. S. Illustriss. che io replichi, che non solamente dell'imprese ed arti magne i principii sono stati tenui, e bisognosi che la solerzia e continuo studio d'ingegni perspicaci vadia superando col tempo le prime apparenti difficultà, ma questo medesimo è accaduto nell'arti minime e basse. Voglio per questo inferire, che non avendo io potuto comparire con un'arte già stabilita e perfezionata, poichè nè sono stato marinaro nè anco ricercatore di luoghi remoti, però bisogna che gl'Illustriss. e Potentiss. SS. si rimettano al giudizio di persone intelligenti, e volendo conseguire il desiderato fine, comandino che si dia principio ad una tanta impresa, senza interromperla o ritardarla per quelle difficultà che da principio s'incontrassero, imperocchè tutte si supereranno, non se ne potendo incontrare alcuna della quale molto maggiori non ne abbia l'umana industria superate.
Io ho fatto elezione di presentare a cotesti Illustriss. e Potentiss. SS. il mio trovato più che a qualsivoglia altro principe assoluto, imperocchè quando il principe solo non sia bastante a capacitare tutta questa macchina, siccome quasi sempre avviene, dovendosi rimettere al consiglio di altri e ben spesso non molto intelligenti, quello affetto che rare volte si separa dalle menti umane, cioè di non vedere con buon occhio esaltare altri sopra di sè stesso, cagiona che il principe, mal consigliato, disprezza l'offerte, e l'oblatore, in vece di premio e di grazie, ne riporta disturbo e vilipendio; ma in una repubblica, dove le deliberazioni dipendono dalla consulta di molti, piccol numero ed anco un solo de i potenti, e mezzanamente intelligente delle materie proposte, può fare animo a gli altri SS. di prestare il loro assenso, e concorrere all'abbracciamento dell'imprese.
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S. Illustriss Illustriss Potentiss Illustriss Potentiss
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