Ortensio), ma principalmente per soddisfare a sč stessa e per trionfare onoratamente della convinta veritą della sua invenzione, facendone cessare ogni dubbio e contradizione. Intanto la tardanza dandomi indizio che ci s'usasse troppa freddezza, m'aveva tenuto fino adesso molto perplesso; ed essendo stato tre mesi senza ricevere alcune lettere dal Sig. Ortensio, sebbene di tempo in tempo gli scrivevo sollecitandolo, scrissi al Sig. Ieremia Calandrini in Amsterdam, pregandolo di riconoscer la causa e d'avvisarmi lo stato del negozio; il quale avendomi con la sua risposta confirmato il mio dubbio, dopo averne conferito con l'Illustrissimo Signor Grozio, anch'esso incerto a che attribuirlo, mi risolsi di parlarne col Sig. Heuscherchen(240), Residente in questa Corte per gl'Illustrissimi Signori Stati, e di farnegli le mie doglianze, con pregarlo di darmici aiuto e consiglio: il che avendo cortesemente accettato, e consigliatomi di scrivere al Sig. Hugenio(241), Segretario del Principe d'Oranges(242), ed al Sig. Musch(243), Secretario di Stato nel Consiglio di essi Signori Stati Generali, come a persone principali e di grande autoritą nel governo, avendomi offerto di mandar loro le mie lettere e d'accompagnarle della sua raccomandazione espressissima, scrissi a i detti Signori ed a due altri principali Consiglieri dello Stato, miei amici e padroni antichi, ed al Sig. Alfonso Pallotto, gentiluomo Piemontese ridotto in quelle parti, mio intrinseco, il quale, essendo stato della Casa di esso Signor Principe, č stato dipoi da Sua Altezza promosso, per la sua virtł e valore, a' carichi principali nella milizia, ed amico confidente del Sig.
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