Staremo ad aspettare quello ci risolveranno sopra.
Sebbene nella lettera del Sig. Realio V. S. molt'Ill. vedrà che dice il Sig. Ortensio averle più volte scritto senza avere avuta risposta da lei, sappia V. S. che le dette lettere si riducono a due: l'una de' 26 Gennaio(293), alla quale V. S. risponde colla sua prolissa de' 6 del passato, indirizzata al Sig. Realio(294), la quale io gl'inviai per l'ultimo ordinario; l'altra de' 7 Maggio(295), che mandai a V. S. alli 11 del passato(296).
V. S. vedrà anco dalla lettera del Sig. Realio che la mira principale di quei SS. Stati in questa impresa è che abbia da essere adoperata nella navigazione, gl'interessi loro premendoli da quella parte, e facendo poca stima del beneficio certo che ha da riuscirne per la riformazione della geografia, come di cosa che credono non importare agli loro traffichi, avendomi anco accennato l'istesso il Sig. Hugenio, Segretario del Sig. Principe di Oranges, come V. S. averà visto nella copia della sua lettera(297) che le mandai colla mia precedente(298): e per me stimo, ch'essi SS. avendo presupposto che l'invenzione di V. S. molt'Ill. non potesse esser messa in uso sul mare, questa sia stata una delle principali cause della loro tepidezza. Ma non per questo pare che V. S. molt'Ill. debba allentarsi, anzi piuttosto continuare nel medesimo zelo di prima e colla medesima generosità e costanza, per cooperare alla perfezione dell'impresa quanto più potrà, quando non fusse per altro che per la propria soddisfazione, oltrechè le importa assai, per la reputazione, d'osservare fin al fine un medesimo tenore, senza punto variare.
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Gennaio Segretario Oranges
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