Ma a me non torna danno, anzi gusto grandissimo, perchè rimborsandomi con una parte delli esemplari dello speso, gl'altri tutti harò per sommo favore che siano di V. S. Ecc.ma et a sua dispositione.
Però, se può essere, la supplico non si pigli fastidio di tal mio procedere, che spero non ha disgustato S. A. nè vorrei che fusse stato, per quanto ho cara la vita; e se li piace che io riceva il favore di questa impressione, mi faccia gratia di scrivermene et ordinarmelo, che senza ciò mi comanda S. A. che io non cominci. E se non ho scritto continovamente a V. S. E., è stato, prima, per il dubbio se dovevo rimandarle il libro o no, conforme al suo comandamento, e doppo, oltre li miei continovi viaggi, per non narrarli sempre difficultà, ma potere con la prima mandarli il primo foglio, che sempre speravo sarebbe presto presto, e fidandomi della mia vera sincerità, che ella non havrebbe pensato di me negligenza in servirla, massime ov'io mi glorio di tanto favore perchè la amo e riverisco sommamente. E quanto qui ho scritto è pura verità. Con che a V. S. Ecc.ma fo umilissima riverenza, e la supplico della continovatione della sua gratia.
Di Praga, li 9 di Luglio 1637.
Di V. S. Ecc.ma
Devotiss.o et Partialiss.o Ser.re Oblig.moGiovanni Pieroni.
3517.
VINCENZO RENIERI a [GALILEO in Arcetri].
Genova, 9 luglio 1637.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 301. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo mio S.r e P. Col.mo
Per ancora non è stabilito chi debba andar all'ambascieria di Olanda, essendo il contrasto de' voti fra il Sig.r Gio.
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Praga Luglio Partialiss Oblig Pieroni Arcetri Olanda
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