Sig.r Galileo Galilei. Arcetri.
Dev.mo et Obbl.o Se.reFran.co Rinuccini.
3526.
LODOVICO INCONTRI a GALILEO in Arcetri.
Firenze, 20 luglio 1637.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 307. - Autografa la sottoscrizione.
Molt'Ill.re Sig.r mio Oss.mo
Il Ser.mo Principe mio Signore(343) havendo sentito il bisogno dello stomaco di V. S., e premendoli quanto a lei medesima che si conservi sana, ha volsuto ch'io gli mandi due saggi di vino, uno di Monte Pulciano e l'altro di Chianti, d'uve scelte, che di presente beve S. A. V. S. potrà provare l'uno e l'altro, et avvisarmi quale se li conferisce più, acciò gliene possa mandare, assicurandola che non haverà persona più devota in servirla di me. Gli rimando il polizzino de' due fiaschi di vino, acciò in tempo più opportuno se ne possa valere con il capitano; et a V. S. faccio reverenza.
Di Firenze, a' 20 Luglio 1637.
Di V. S. molt'Ill.reAff.mo et Dev.mo Se.re
Lodovico Incontri.
Fuori: Al molt'Ill.re Sig.r mio P.ron Oss.moIl S.r Gali.o Galilei.
In villa.
3527**.
ROBERTO GALILEI a GALILEO [in Arcetri].
Lione, 21 luglio 1637.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 309. - Autografa.
Molto Ill.e Sig.r mio Oss.mo
Il S.e Elia Diodati, mio Signore e padrone, mi ha caldamente raccomandato li alligati dua pieghetti, come ho fatto io a Firenze alli mia fratelli(344). Di più esso S.r Diodati mi ha partecipato come li SS. Stati d'Olanda haveva abracciato(345) con molto gusto la sua invensione delle longitudine, e che per segnio del gradimento li andavano aprontando una collana d'oro, quale presto sperava ricevere per mandargline, oltra la riconpenza che se li andava preparando doppo la prova fattone.
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