Però vengo a supplicare V. S. con ogni spirito, vogli restar servita d'impetrarmi un efficacissima lettera scritta in mia raccomandatione a questo Signore di ordine di S. A. S., che mostri premura ch'io habbia intera sodisfattione di quanto dimando et ch'io sia alle occorrenze sempre di vivo cuore protetto da questo Senatore, il quale è di grande autorità in questo Reggimento. Se bene io so che il mezo di V. S. sola è bastante ad ottenermi questo favore, ne ho però scritto anche al S.r Antonio de Medici et al nostro S.or Ronconi(366), sapendo che multiplicatis intercessoribus gratiae facilius elargiuntur. Doverà lei perdonarmi s'io le do questo fastidio, et ascriverne la colpa alla sua molta cortesia et alla sua grande autorità che tiene in cotesta Ser.ma Corte, poichè quella mi dà l'ardire di chiederle questa gratia, et questa mi dà certa speranza di ottenerla; che sì come un tal favore sarà a me di molto giovamento, così sono per tenerne a V. S. particolarmente un obligo infinito.
Spero d'inviarle in breve li esemplari di duoi miei Gigli(367), a cui non mancano altro che due fogli delle dedicatorie. Fra questo mentre, aspettando con desiderio il frutto della sua gentilezza, le resterò pregando dal Cielo gli anni di Nestore in sanità.
Bol.a, 7 Agosto 1637.
Di V. S. molt'Ill.e et Ecc.maAl S.or Galiei. Fior.a
Divot.mo et Oblig.mo Ser.reFortunio Liceti.
3537*.
FULGENZIO MICANZIO a [GALILEO in Firenze].
Venezia, 8 agosto 1637.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXX, n.° 104. - Autografa la sottoscrizione.
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